La storia dell’endoscopia digestiva vede le sue origini a metà del secolo scorso.

Dai primi strumenti rudimentali, passando per i fibroscopi e gli endoscopi a fibre ottiche, si è arrivati agli attuali strumenti elettronici, con immagini digitali, processate, di altissima qualità.

Dapprincipio l’endoscopia digestiva aveva un ruolo esclusivamente diagnostico ma poi, con l’evoluzione degli strumenti e l’avvento di accessori sempre più performanti, si è passati progressivamente ad applicazioni terapeutiche sempre più avanzate.

I confini viscerali vengono superati, raggiungendo i distretti adiacenti.

Le strategie diagnostico-terapeutiche dell’ERCP si combinano con quelle eco-endoscopiche.

Si drenano raccolte, si dilatano stenosi, si posizionano protesi di vario tipo, si trattano ostruzioni benigne e maligne, leaks, emorragie, perforazioni, disturbi motori gastro esofagei.

Si praticano resezioni profonde, resezioni a pieno spessore, bypass gastrointestinali, interventi per il trattamento dell’obesità.

Le moderne procedure di endoscopia interventistica prendono il posto, talvolta, agli interventi chirurgici e di radiologia interventistica, con un vantaggio in termini di invasività, di tempi di recupero e di costi.

I diversi centri di endoscopia digestiva del territorio regionale contribuiscono all’erogazione di queste prestazioni con grande professionalità.

Il dialogo ed il confronto tra gli operatori dei diversi territori ha una valenza scientifica, umana e sociale e non può che essere proficuo.

Comitato scientifico: F Miculan, V Pollino, C Rocchi